212 - matrioska

La Matrioska è un souvenir russo per eccellenza, simbolo dell'arte popolare russa ed è un insieme di otto o cinque bamboline vivacemente colorate e apribili,ciascuna delle quali ne contiene una più piccola.Il nome originale era “matrena” (dal latino mater ,madre) e Matrioska è un diminuitivo che rappresenta il simbolo della madre,della generosità materna e della fertilità della terra.Le bambole colorate con il vestito tradizionale russo rappresentavano in ordine di grandezza una madre,una ragazza,un ragazzo,una bambina e dulcis in fundo una neonata in fasce.
Nella vignetta invece si è voluto invertire l’ordine di grandezza delle bamboline perché noi italiani conserviamo ciò che più è prezioso sempre all’interno di qualcosa e tanto per fare un esempio basti pensare all’uovo di pasqua e alla sorpresa che vi è dentro.O immaginiamo,e quasi sempre a ragion veduta, che dietro a una velina ci sia sempre qualcuno che la raccomandi che e dietro a un politico ,all’apparenza autonomo, ci sia sempre un mentore che consigli e impartisca ordini.
Le bamboline rappresentate in questa vignetta,almeno le prime quattro,rappresentano all’interno del partito dell’U.D.C. l’ordine di potere ovviamente rappresentato dalle cariche elettive e dal numero dei voti che hanno riportato nelle precedenti elezioni.La quinta bambola sicuramente non è iscritta a nessun partito anche se nel passato ha avuto tramite il figlio una rappresentanza in consiglio comunale nelle fila dell’ormai deceduto Partito Social Democratico Italiano.Un partito appartenuto in toto all’on.Cintola a fine anni novanta.La vicinanza con la titolare della distilleria non è un mistero o un segreto ed è stata per il nostro deputato alla Regione Siciliana un trampolino di lancio e di rilancio nell’agòne politico.Dal P.S.D.I all’U.D.C. la musica non è cambiata e l’amicizia è rimasta immutata da almeno vent’anni lasciando una scia di odori inebrianti e dei perfumi termali molto salutari.Dovunque Totò Cintola andrà, avrà sempre un partito profumato e affumato.

211 - rimand A.T.O.

Fumata nera al Palazzo del Carmine per la mancata elezione del Consiglio di amministrazione dell’A.T.O. rifiuti e rinvio a data da destinare.Si prevedono almeno sei mesi e forse sono pochi per comporre nuovamente l’organo collegiale che amministri ed elegga anche il presidente.In questa vacatio ,semprechè non vi sia un commissariamento,l’ordinarietà sarà gestita dall’amministratore delegato dott..Randazzo.ex sindaco di Terrasini e dal presidente del collegio dei revisori rag.Amato.
E la ragione di siffatta decisione è semplice:i componenti del C.d.A. da sette passano a tre ed è necessario modificare lo Statuto anche per la rappresentanza provinciale perché non è accettabile che uno dei tre sia espressione di Palazzo Comitini; e per questa variante occorre il benestare di tutti i consigli comunali aderenti all’A.T.O. rifiuti,compreso quello di Partinico ed essendo lo stesso sciolto per la sfiducia al sindaco Motisi si dovrà aspettare che lo stesso si ricomponga nella prossima primavera.
Gli amici e gli estimatori di Enzo Paradiso erano pronti a festeggiare la nomina dell’ex segretario di Forza Italia come componente dell’AT.O. in rappresentanza della Provincia di Palermo.Tale nomina era considerata come un premio del presidente della provincia Ciccio Musotto a uno,se non l’unico, dei pochi politici di Forza Italia che sia in grado di fare un comizio “quattru e quattr’ottu” senza essere sgrammaticato e soprattutto con i congiuntivi non errati.Si possono anche non condividere le idee o le opinioni di Enzo Paradiso o a volte trovarsi spiazzati per i suoi cambiamenti d’umore politico ma di una cosa siamo sicuri:è istintivo,non è vendicativo e il suo modo non arrogante di confrontarsi con gli avversari politici non lo rende affatto antipatico. Queste qualità purtroppo sono inutili nella fauna politica e non lo immunizzano dalle sorprese sgradevoli come quella di venerdì scorso al Palazzo del Carmine perché Enzo Paradiso, peccando di ingenuità ,non se lo aspettava ed è stato rimand A.T.O. a data da destinare.
Caro Enzo….siamo quasi in campagna elettorale e la tua carica di sottogoverno ,oltre ad accrescere il tuo potere politico, avrebbe scombussolato gli equilibri del tuo partito che anticipatamente sta festeggiando il Natale in casa Giordano perché…come nel famoso film…Paradiso può attendere.

210 - da Natale...a S.Stefano

Fedele Confalonieri ha detto che le immagini di Piazza San Babila con Silvio Berlusconi , che sale sul predellino di una Mercedes circondato da una marea di persone, gli ricordava l’arrivo di Lenin in Russia a bordo del treno piombato.Di memoria più recente è Boris Eltsin che parla da un carro armato all’epoca del tentato golpe contro Gorbaciov.A noi di Partinico invece tornava in mente il 1981 quando un candidato a deputato regionale del Partito dei Pensionati impazzava nel nostro collegio e improvvisava comizi dal pradellino di una Fiat 127 promettendo pensioni a tutti,compresi i bebè.
Silvio Berlusconi con un colpo di spugna alquanto magistrale ha giocato d’astuzia nei confronti degli alleati e in un batter d’occhio ha sciolto Forza Italia e si appresta entro il gennaio del 2008 a costituire il Partito del Popolo della Libertà in diretta concorrenza con il Partito Democratico di Walter Veltroni.Senza nessun preambolo ha giocato d’anticipo e ha invitato il centrodestra e gli elettori indecisi a salire sul suo carro.
Sua Emittenza però non si è preoccupato dei suoi fedelissimi sergenti e caporali di forza Italia sparsi in tutto lo stivale che si erano già organizzati per celebrare congressi e all’improvviso si sono trovati senza casa e senza nome.Non si era mai visto celebrare eleggere,anzi acclamare un segretario e un direttivo di un partito che non esiste più.Renzo Di Trapani quando fu eletto segretario del defunto partito della Margherita almeno era già al corrente che sarebbe durato poco.Diego Campione invece è rimasto di sasso e sa benissimo che il suo mandato durerà da Natale a Santo Stefano e più che una rinascita di Forza Italia si appresterà a celebrare il funerale del vecchio partito che già ,da come si vede nella vignetta,è un po’ “scancarato” e traballante perché la base dell’albero di Babila, formata da tanti Babbo Natale concatenati tra di loro, non regge e notizia ne è il fatto che sia Rizzo Puleo che Vito Giovia hanno detto di non accettare di far parte del direttivo.
Una considerazione però è d’obbligo:caro segretario …non si può rinnovare un partito senza includere nel direttivo delle donne e dei giovani e soprattutto delle facce nuove.Rispondi a questo quesito:ti stava più a cuore la tua nomina a segretario concordata per acclamazione o un partito più fresco di idee con una linfa nuova?

209 - fusi e rifusi

L’altro giorno abbiamo assistito ad una ruota libera di Telejato dove i protagonisti dell’intervista erano il novello Nerone e la sua consorte politica.E possiamo dire. senza alcun dubbio, che sono stati sinceri sul programma politico che vogliono attuare e soprattutto sui loro progetti.E infatti più di una volta hanno ripetuto le seguenti parole: “RIFONDEREMO PARTINICO”.Gli osservatori più attenti non si sono lasciati sfuggire il verbo al futuro e i più maliziosi,data la passata esperienza amministrativa del centrodestra,hanno pensato al verbo “rifondere” più che al verbo “rifondare” e l’osservazione non è del tutto insensata perché in un paese con tante “teste di ferro” non c’è altra via che la fusione,anzi la “rifusione” perché Partinico già è stata incendiata e fusa e prova ne sono pure i “fusi e rifusi” che spesso vanno a Telejato solamente per il proprio tornaconto o per una overdose di frivola notorietà.
P.S.:Nerone non fu tenero con le sue mogli. La prima,Ottavia,fu da lui ripudiata e quindi uccisa perché se n’era stancato;la seconda.Poppea, fu pure da lui uccisa perché aveva osato rimproverarlo.

208 - adotta un monumento

Il progetto “La scuola adotta un monumento “ nacque a Napoli nel 1993 e dopo un paio di anni si sviluppò su scala nazionale e le città italiane che hanno aderito sono state circa duecento. L’adozione avveniva durante una cerimonia dove il Sindaco affidava ad una scuola un monumento e gli studenti venivano nominati tutori impegnandosi a salvaguardarlo dall’incuria e da eventuali atti vandalici.Oltre alla protezione del bene si impegnavano pure a pubblicizzare e promuovere il bene monumentale valorizzandolo e permettondene la fruizione.Il progetto venne rilanciato anche nel 2002 per la durata di un triennio.
A Partinico purtroppo abbiamo pochi beni monumentali e alcuni sono in fase di ristrutturazione e quindi non pronti per un’adozione.Non sappiamo o almeno non ci ricordiamo se qualche scuola abbia aderito negli anni passati all’adozione e se così fosse non ce ne siamo accorti .Siamo certi però che la fontana barocca sita in piazza Duomo(l’otto cannola…per capirci) non è stata mai adottata.Anzi è stata deturpata dai vandali,logorata dal tempo e ingannata da qualche politico con tanto di seguito che in pre- campagna elettorale ha promesso una manutenzione straordinaria.E nonostante una passerella con foto e articolo sul Giornale di Sicilia sino ad oggi la fontana è sempre la stessa: “un vecchio rudere”.
A questo punto la soluzione migliore per vita degli otto cannoli è quella di affidarla per almeno venti anni, a patto che la restauri,al nostro benefattore calato dal cielo,all’uomo del Monte,cioè a lui:l’Ingegnere Lino Iemi,presidente della Policentro Daunia.Sarebbe la ciliegina sulla torta di un progetto faraonico ricreando in questo modo la centralissima piazza Duomo e completando così l’opera di transumanza dei tanti partinicesi abituati moltissimo alla genuflessione e alla riverenza. L’ingegnere, nonostante sia più anziano di sette anni dalla sua prima apparizione , è molto giovane nelle idee e infatti il suo progetto sarà rielaborato e un pò modificato trasformando alcune sale cinematografiche in sale da gioco dato che gli italiani negli ultimi anni giocano come pazzi grazie anche alle leggi permissive in materia di gioco.Sorge un dubbio…e se passasse un altro progetto di legge presentato tempo fa sull’apertura delle case chiuse ci adegueremo alle leggi vigenti ?
Nella vignetta il Messia da nove milioni di euro (il pagamento annuale dell’’I.C.I. che se vuole può versare nelle casse comunali…lo ha detto in tv l’ex consigliere Vito Giuliano) alla guida di un camion trasporta definitivamente e simbolicamente il cuore della città,cioè la fontana con “annessi e connessi”,a contrada Margi adottando,valorizzando e salvaguardando pure tutti “gli uomini del presidente”.
N.B. I politici che hanno avallato un progetto “senza se e senza ma” ci sono tutti nel disegno e se alcuni non li vedete è perché sono tanto trasparenti da essere invisibili all’occhio umano.

207 - L'araba fenice

Ambientalisti,pseudoambientalisti,politici e politicanti,manifestanti del 14 maggio 2004 ridotti al lumicino….”mittititivi u curuzzu a partitu” (mettetevi il cuore in pace) perchè dalle nostre parti risorge sempre una stella senza età,una figura mitica che non si spegne mai: l’Araba Fenice,un airone dalle piume d’oro e fiammeggianti,venerato e onorato nell’antico Egitto e precisamente nella città di Heliopolis (con la acca di davanti però… a scanso di equivoci).La Fenice, sempre secondo la leggenda,era un uccello sacro ed un unico esemplare che moriva e resuscitava.Si nutriva di perle d’incenso e viveva per cinquecento anni per poi ardere sul rogo e rinascere dal fumo e dalle sue stesse ceneri più pura e più bella.Si racconta che volasse pure in terra straniera e precisamente nella vicina Mazara del Vallo. Prima della morte costruiva un nido utilizzando anche delle spezie,del mirto e della cannella e intonando una canzone si lasciava incendiare dai raggi del sole emanando un’ondata di profumo tipo Arrogance o Chanel n.5 in tutta la zona circostante . Per gli scrittori cristiani era il Simbolo della Resurrezione e per i popolani era qualcosa di magico ed era considerato un portafortuna.Considerando che la nostra Araba Fenice vivrà per altri quattrocento e passa anni possiamo gioire perché quando sarà il suo turno Ella risorgerà sempre perché è una stella immortale e soprattutto un mito che non vuole spegnersi mai.

206 - gli indifferibili

Nel 1993 l’allora sindaco democristiano Gino Geraci presentò le dimissioni e così fecero gli altri assessori tranne uno:Totò 1600 alias Totò Chimenti.Essendo l’unico componente della giunta manteneva in vita un’amministrazione seppure zoppa ;e solamente le sue dimissioni avrebbero permesso all’assessorato agli enti locali di nominare un commissario straordinario.Perchè Totò Chimenti non mollava?Perchè voleva rimanere incollato alla sua poltrona sapendo che prima o poi avrebbe dovuto dimettersi?Totò 1600 non aveva nessun interesse politico nè altri interessi del tipo:c’è un mandato da firmare o una licenza da concedere.Totò aveva solo un desiderio noto a tutti:mettersi la fascia da sindaco durante la processione della Madonna del Ponte e mancando pochi giorni all’evento aveva detto agli amici che il lunedì mattina si sarebbe dimesso.Totò però non aveva previsto che fu una domenica piovosa e che la processione fu rinviata alla domenica successiva che fortunatamente per noi e per lui fu primaverile.E come si fa a non ricordare Totò elegante e raggiante di felicità fotografato dagli amici,tra cui si ricorda anche Totò Rizzo Puleo.Il giorno dopo Totò 1600 si dimise e la nostra città per la prima volta ebbe un commissario straordinario.
Nel novembre del 1999 ed esattamente il giorno dopo la sfiducia al sindaco Gigia Cannizzo un consigliere comunale del centro sinistra divenuto poi assessore nella giunta Motisi, avendo notato la presenza dell’ex primo cittadino nel palazzo di città , gridò a squarciagola alla malcapitata:” esci…vattene…non sei più il sindaco”.Nemmeno al peggior nemico si riserva un trattamento simile perché si deve avere rispetto della persona sconfitta senza infierire e concedendo l’onore della resa.
Alle cinque e trenta del 5 settembre del 2007 viene invece sfiduciato da 28 consiglieri comunali il sindaco Motisi e assistiamo a una tragicommedia dove protagonisti della vignetta sono “GLI INDIFFERIBILI”,cioè coloro i quali non possono essere rimandati e quindi non essendo stati promossi dal consiglio comunale sono stati “bocciati” e la loro speranza è solo un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.A differenza delle motivazioni religiose di Totò Chimenti o delle motivazioni strettamente personali di Gigia Cannizzo,non vogliono andarsene e persistono nel rimanere inchiodati ed attaccati alle poltrone e ,nel chiuso della stanza del segretario comunale Lucio Guarino,vogliono sapere quanto potranno rimanere ancora in sella e di quanto ossigeno possono ancora disporre (perché non se ne vanno “mancu a cannati”).Eduardo De Filippo in confronto a loro era un pivellino e se ci fosse stata una candid camera dentro l’ufficio del Segretario comunale avremmo assistito a un capolavoro unico nel suo genere.Aspetteremo con ansia che un giorno Lucio Guarino scriva le sue memorie.Con grande rammarico per gli sfiduciati abbiamo appurato che sono caduti gli organi elettivi,cioè gli assessori,i quali non hanno più deleghe e sono, sino a lunedì prossimo(giorno…forse…dell’arrivo del commissario regionale) solamente dei componenti di un organo collegiale e possono intervenire solo nei casi di atti indifferibili (che non possono essere rimandati)di competenza della giunta municipale.Le deleghe del sindaco passano al vice sindaco.Ahinoi…siamo senza governo.
Nella vignetta il buon Peppone allontanato dal vento dei ventotto consiglieri comunali che lo hanno sfiduciato non ha perso il suo buonumore e pensando a quella leggenda metropolitana che ha per protagonista una coppia di coniugi partinicesi a spasso per le vie della città,ci fulmina con una delle sue battute dicendo:” CHE VENTOTTO… ; 29 e 30 . AMUNINNI (andiamo) A CASA “ risponde il saggio consigliere Michele Chimenti perché ventotto nella lingua italiana non è diminuitivo di vento, bensì il numero dei consiglieri sfiducianti che mandano a casa ,oltre a loro stessi, il sindaco,il sindaco dietro le quinte,la giunta e anche il ventinovesimo e trentesimo consigliere.
Cari concittadini…resistete e siate fiduciosi perché è vero che siamo addolorati per la chiusura dell’Excelsior,unico cinema di Partinico,,ma siamo altrettanto felici e certi che a maggio o giugno riaprirà nuovamente il teatro con nuove o restaurate marionette.E la nostra speranza più da telespettatori che da elettori è quella di rivedere nei banchi del consiglio comunale di Partinico gli indimenticabili Saverio Settimo e Pietro Paladino.

205 - incubo babau

Il sogno è un insieme di immagini più o meno coerenti che si presentano alla coscienza durante il sonno.A occhi aperti è un desiderio,una speranza del tipo ( quanto mi piace Giovanna, Giusy,Franca o Giacomina) o a volte può essere un’illusione.A noi però interessa parlare del sogno come fenomeno psichico particolare che si verifica durante il sonno,dovuto ad un indebolimento della coscienza,nonché all’attivazione dei processi psichici inconsci.In questa vignetta invece il sogno è brutto e diventa un incubo (dal latino incubus,da incubare,giacere sopra) ed è una preoccupazione che turba profondamente.Nell’antica credenza popolare l’incubo era un demone maschile che,durante la notte,tormentava le dormienti,con cui si congiungeva carnalmente.Nel linguaggio comune,quando ci capitano disgrazie o tutto ci va storto,possiamo dire che”ci sembra di stare in un incubo”.L’esperienza dell’incubo notturno può diventare terrificante se si fanno dei sogni angoscianti…specialmente se sono cosi chiari da sembrare reali al punto da svegliarsi nel bel mezzo della notte.Al risveglio,la persona ricorda il tutto nei minimi dettagli e può presentare ansia,tachicardia,sudorazione ,paura e difficoltà a tornare a dormire.A volte gli incubi possono essere ripetuti più volte in una sola notte,spesso con temi ricorrenti.I bambini vivono l’incubo come realtà perché sono facilmente impressionabili e sognano spesso una creatura misteriosa e informe,
crudele e assetata di sangue… l’uomo nero, cioè “L’INCUBO BABAU”:l’immagine più spaventosa che la loro mente riesce a partorire.,l’incubo più inconscio che non vorrebbero mai vivere,ma che li terrorizza maledettamente.Il babau è una successione di sillabe utilizzata anche per riprodurre il latrato dei cani.
Peppone e company da alcuni giorni sognano il loro “babau”,cioè Gigia Cannizzo,ex sindaco di Partinico e Franca Tranchina,ex assessore ai Servizi Sociali , autorevoli rappresentanti dell’ultima giunta Cannizzo; e la preoccupazione di Peppe non è la congiunzione carnale con i protagonisti dell’incubo,bensì l’imminente e probabile mozione di sfiducia perché le parole che rimbombano senza sosta ai malcapitati sognatori sono identiche a quelle scritte nel cimitero di Montelepre: “FUMMO COME VOI , SARETE COME NOI “,cioè amministratori del Comune di Partinico e poi… sfiduciati anche dai partiti del centrosinistra .E se c’è un demone è il 1999 ,cioè l’anno della sfiducia alla giunta Cannizzo,stimolata e voluta dall’allora Partito Popolare per incompatibilità con l’operato chiaro e trasparente del primo sindaco progressista di Partinico. Il 2007 sarà ,con questa sfiducia inevitabile,un anno nero perché la morte politica di un progetto è sempre un lutto e le conseguenze le pagheranno i cittadini e soprattutto gli elettori liberi del centrosinistra delusi da questi ventisette mesi di sindacatura Motisi.

204 - mozione di sfiducia



Ciccio Toia è un assessore nato e con grande maestria si adatta ad ogni situazione e infatti l’altro giorno il nostro sindaco pro-tempore l’ha incaricato, tramite una delega,di celebrare un matrimonio civile nel Palazzo dei Carmelitani.Il nostro cruccio,da telespettatori,è quello di non avere assistito a questo lieto evento dove Ciccio sicuramente avrà fatto un figurone .Siamo arrivati in ritardo,cioè quando gli sposi erano già tali;ma per nostra fortuna lo abbiamo potuto vedere elegantissimo e con la fascia tricolore mentre ,come assessore alla cultura ,più che presentare un libro con relativo autore,riceveva il consigliere Pietro Paladino,il quale invitava i colleghi consiglieri comunali ad una sana lettura e tutto ciò era chiaro nell’intervista rilasciata ieri 27 agosto 2007 a telejato: “questa amministrazione non aveva dove andare…ce l’hanno dimostrato due anni a questa parte.Amo,abbiamo cercato il centrodestra… di riparare appoggiandorli…che non cioè abbiamo fatto capire che non abbiamo fatto opposizione per farli governare per vedere se loro erano in condizione di potere governare questo paese.Vistosi che le condizioni non ci sono perché non hanno le capacità abbiamo capito già che le capacità ci mancano;allora abbiamo preso la nostra decisione e sarà la decisione quella giusta perché il paese vuole questo:.la sfiducia a questa amministrazione.Mi dispiace per Giuseppe Motisi che è un carissimo amico perché è na degna persona…questo lo dico…questo lo dico …una degnissima persona.Mi dispiace per lui purtroppo laddove il veicolo che lui ha imboccato è un veicolo (cieco) che non può avere salvezza;quindi non possiamo accarezzare lui per non penalizzare gli altri.Diciamo che siamo arrivati all’apice della situazione.La sfiducia ormai è firmata.Io l’ho firmata puru:La voterò in consiglio comunale sicuramente anche perché si dice:”uomo si ci nasce e nun ci si diventa”.Io ho firmato la mozione di sfiducia ma questa firma è fantasma…quello che vale è il voto in consiglio comunale.Quando siamo chiamati uno per uno i consiglieri comunali a votare. Sarò io a votare come tutti gli altri quelli che votano.Poi ognuno se ne assume le proprie responsabilità di ciò che va a votare.Se c’è qualcuno che si “retreggia” avendo firmato il foglio vuol dire che” non ha i pantaloni”.Ha una gonnellina come le donne che sono” magari vedove” o le donne che non hanno fortuna di sposarsi o che decisero/decidono di non sposarsi.Tutto questo è nato in virtù della votazione della Policentro Daun Partinico.”
Il consigliere Paladino,votato ed eletto nel 2005 e sicuramente stravotato alle prossime elezioni “perché noi siamo stati votati dalla popolazione e dal “pubblico” di Partinico”,in quanto a spettacolo non è secondo a nessuno, nella vignetta invita quasi tutti i consiglieri comunali contrari a questa amministrazione,firmatari o meno della mozione di sfiducia, di leggere il libro “Volevo i pantaloni” di Lara Cardella.E’ un romanzo biografico e la scrittrice,originaria di Licata, voleva attirare l’attenzione sulla situazione delle donne siciliane dove protagonista è una ragazza che da piccola ha sognato di portare i pantaloni, un simbolo di emancipazione e di libertà.Pietro Paladino,ex componente del “quartetto cede”,spera che almeno 20 colleghi consiglieri(lui compreso) abbiano i pantaloni dimostrando di avere gli attributi( compresi quelli che non hanno presentato la sfiducia e che a parole dicono di votarla).
Dal canto suo quel furbo di Peppone conoscendo abbastanza bene la fauna politica e gli appetiti nostrani si dedica ad una lettura più appropriata al caso ed infatti ha preso dallo scaffale di casa sua il romanzo più famoso di Victor Hugo: I MISERABILI.“
“I miserabili” racconta le vicende di Jean Valejan, un popolano reso "miserabile" dalla società che non riesce a soddisfare i suoi bisogni primari. Jean, per aver rubato del pane, finisce in prigione dove resterà per quasi venti anni a causa dei ripetuti tentativi di evasione.E’ un'opera colossale ed è uno dei romanzi cardine del XIX secolo europeo. I suoi personaggi sono appartenenti agli strati più bassi della società, una sorta di sottopalco, i cosidetti Miserabili: persone cadute in miseria, ex forzati, prostitute, poveri spazzacamini, studenti in povertà.A Peppe ,avendo solamente due fidi consiglieri,basterà trovarne almeno nove di miserabili,contrari alla sfiducia o assenti per vari motivi, e solo così otterrà la fiducia o il ritiro della mozione.Caro Peppone… l’impresa è ardua e tutta in salita perché con un monocolore puoi andare solo con il monopattino macinando solamente pochi chilometri.E in questa lotta culturale con Pietro Paladino è molto probabile che saranno più i pantaloni che i miserabili.

203 - nel mezzo del cammin...

















Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
chè la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinnova la paura !

Tant’è amara che poco più è morte;
ma per trattar del ben ch’io vi trovai,
dirò dell’altre cose ch’io v’ho scorte.

Io non so ben ridire com’io v’ entrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.

I versetti 1-12 del I canto dell’inferno di Dante sicuramente avranno stimolato l’esimio Professore Francesco Toia ad accettare di essere nominato assessore nella terza giunta Motisi; ma il noto rappresententante della cultura partinicese riuscirà ad emulare il sommo poeta? O con questa amministrazione rimarrà impantanato nella selva oscura ? I pochi giorni di vita del governo Motisi gli permetteranno di visitare solamente alcuni gironi dell’inferno; e il purgatorio ed il paradiso lo attenderanno invano perché la sfiducia ,salvo imprevisti,è imminente.

202 - Elio Magno




Alessandro detto Magno nato in Macedonia nel 356 a.c. salì al trono a vent’anni e morì a Babilonia nel 323 a.c. ed una leggenda tra le tante narra che morì in seguito ad una malattia di cui non si conoscono le cause. Molto probabilmente si era preso una brutta infezione dovuta forse ai suoi abusi e appetiti.
Gregorio I° o Gregorio Magno fu papa della chiesa cattolica dal 3 settembre 590 sino al 12 marzo 604 ed una storia,probabilmente apocrifa,racconta che sia nato su istigazione del diavolo.
Carlo il Grande detto Magno nato nel 742 e morto nel 814 fu re dei Franchi,dei Longobardi ed Imperatore del Sacro Romano Impero.Questo sovrano era molto ghiotto e amava farsi servire i piatti dai suoi nobili esclusivamente per il piacere di sottometterli.Piacere che quasi sempre appartiene a chi ha fatto “u zuinu” per altri più potenti e gode maledettamente nel mortificare i propri dipendenti o subalterni.Carlo, detto Magno forse anche per la sua fame, preferiva la carne di porco e ne mangiava tanta al punto che i medici di corte gli consigliarono un’alimentazione più equilibrata,a causa anche della sua malattia,la gotta(presenza nel sangue di elevati tassi di acido urico ed i fattori scatenanti, quasi sempre, sono …gli eccessi alimentari).Quando Carlo Magno scoprì il formaggio fu felice al punto che si imparentò pure con un “caciaro” e la sua forma preferita fu il pecorino. Tanto per capirci: aveva sempre “a testa o cacio”.Carlo detto Magno divenne pure un commerciante ed un allevatore di polli e grazie a queste attività mantenne personalmente le sue residenze estive perché con il pollame si guadagnava tanto.
Re Carlo ebbe sei o otto mogli,alcune delle quali ripudiate…a quei tempi le amanti si sposavano tutte.
Per incuriosire chi legge queste poche righe o chi si sintonizza sulla spregiudicata Telejato Giovanni Guerra si è voluto soffermare sulle curiosità alimentari e godereccie dei Magno della storia per non annoiarvi con tutto il resto perché a volte i discorsi da bar con quattro amici sono più salutari dell’annientamento di un’intera città da parte di loschi figuri .Molto meglio un’ozio costruttivo che un odio distruttivo.
Ad ognuno il suo “magno”.Nella nostra Partinico anche noi abbiamo un “Magno”.
Dai primi anni ‘60 nella vita politica della nostra città è spuntato lui…Elio detto “magno” e per il rispetto dovuto al “magno” elencheremo alcuni suoi traguardi senza soffermarci tanto su ogni capitolo della sua vita.Se è necessario ed opportuno potremmo ampliare il tutto ma ,salvo imprevisti,non ne vale la pena.
Elio detto “magno”:eletto consigliere comunale a Partinico dal 1964 al 1980;
Elio detto “magno”:maestro elementare quasi sempre in aspettativa per servire il suo paese;
Elio detto “magno”:baby pensionato dopo pochi anni di lavoro usurante come educatore presso le scuole elementari;
Elio detto “magno”:giovane assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica del comune di Partinico;
Elio detto “magno”: sindaco di Partinico dal 1978 al 1980 e relativa espansione di qualche mega industria ;
Elio detto “magno”:assicuratore specializzato in fideiussioni relative ad appalti pubblici;
Elio detto “magno”: segretario della Democrazia Cristiana a Partinico e co-regista della politica locale;
Elio detto “magno”:presidente dell’ospedale “Maurizio Ascoli” e parentela e fidati amici al seguito;
Elio detto “magno”:presidente dell’U.S.L. 55 di Partinico e nuovamente parentela e fidati amici al seguito;
Elio detto“magno”:eletto nel 1985 consigliere comunale a Palermo esclusivamente grazie all’aiuto dell’allora senatore Avellone ed infatti una candidata scelta e appoggiata da Elio Magno fu trombata clamorosamente;
Elio detto “magno”:nominato assessore nella giunta Orlando su suggerimento sempre di Avellone e per la sua grande “magnitudine” ebbe la delega ai Lavori Pubblici;
Elio detto “magno”:grazie ad Avellone fu candidato al Senato della Repubblica nel 1987 ed eletto come unico candidato della Democrazia Cristiana.Fu membro della Commissione Permanente Lavori Pubblici e della Commissione Consultiva “Fondi Ricostruzione Belice”.Dopo essersi allontanato dall’onorevole Avellone si ricandida nel 1992 e viene trombato. E per alcuni anni non è più Elio detto “magno”.Diventa Elio ribattezzato “mignon”.Seguono diverse trombature tra le quali la mancata elezione a Sindaco di Partinico nel 2000 e a deputato regionale nel 2001.
Elio detto “già magno” va a servizio presso un poco raccomandabile direttore di una piccola emittente e fa di tutto per riemergere.A volte sta zitto senza fare nessun rumore,sposta le sedie,scrive alcuni editoriali anche su suggerimento dell’editore e per “arruffianarselo” gli regala financo una scrivania usata.Un perfetto portaborse e tuttofare e a volte stringe i denti quando gli capita di ricevere una bella cazziata e la cosa più strana e che non reagisce e non inveisce.Tutto ciò alla presenza di numerosi testimoni.Elio vuole diventare di nuovo “magno” e quando, a pochi giorni delle elezioni amministrative intuisce che la vittoria è vicina,suggerisce, tra il serio e il faceto, al pestifero patron di telejato di farsi una bella vacanza della durata di cinque anni perché sa che con quello tra i piedi non avrà una vita amministrativa facile.
Elio detto “magno”:nell’ anno 2005 Motisi è eletto Sindaco del Comune di Partinico ed il partito della Margherita con a capo l’ex Senatore entra nel Palazzo di Città.
Elio detto “ magno”…….più “ MAGNO “ di così.

201 - Fantomas 2




“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,battenzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.Ecco,io sono con voi tutti i giorni,fino alla fine del mondo” (Mt 28. 19-20).
Carissimi partinicesi abbiate fede e siate speranzosi perchè il nostro” Uno e Trino” nostrano sarà con noi sino alla fine dell’amministrazione Motisi e quasi sicuramente si ritirerà dal mondo politico diventando un’icona per le giovani leve del futuro partito democratico e un buon dispensatore di consigli dato che gli anziani per l’esperienza accumulata sono una risorsa di saggezza e di esperienza e infatti si dice:“i vecchi danno buoni consigli perché non possono dare più cattivi esempi”
Al nostro Trino o meglio ancora Fantomas 2 le maschere sono finite.Gliene sono rimaste solamente tre e sono logorate perché, come diceva Giulio Andreotti, “il potere logora chi non ce l’ha” ed in questo caso possiamo dire che Fantomas 2 non ha potere se non in un gruppo politico composto da poche persone che hanno avuto la fortuna di avere al loro interno una faccia pulita come il dottore Motisi e proporlo come sindaco all’interno della coalizione di centrosinistra.A pochi mesi dalla sua elezione abbiamo capito che Motisi era bello fuori(si fa per dire) e brutto dentro perché non era lui bensì Fantomas 2,il deus ex machina della Margherita,logorato dal suo potere effimero, perché non si può governare senza consenso e con appena due consiglieri comunali ; e per quanto riguarda il carisma o leadership non ne vediamo neppure l’ombra.
Gestire un potere vuol dire utilizzarlo bene , senza farsi usare dal potere stesso e inebriandosi di arroganza pensando di essere “u spertu ‘mmenzu i babbi” perché non c’è cosa più imprevedibile e inaspettata “da livata du babbu”.

200 - quaquaracquà




“mastri muratori,mastri d’ascia,manovali,terrazzieri disoccupati ca circati travagghiu presentatevi ai cantieri delle case popolari.Sanbenerica Don Mariano.Baciamo le mani Don Mariano.Don Marianino è tornato.Bonu cristianu è.Riturnau…riturnau” (dal film “il giorno della civetta”).
“poche sere fa hanno dato su sky "Il Giorno della Civetta", che dovrebbe essere girato a Partinico: quanto ci sarebbe stato bene il vostro Cristo gigante sul balcone di don Mariano infaccio alla chiazza” …queste parole un po’ sgrammaticate sono parte di un commento scritto sul blog LiberaMente in data 27 luglio corrente anno firmato da una fantomatica Congregazione sulla polemica scatenata dal Cristo che Dominik Scaglione vuole donare alla nostra città e, coincidenza vuole, che la vignetta sia già stata pensata e creata da Giovanni Guerra alcuni giorni prima.Il Cristo semmai vada in porto,anzi in montagna starà benissimo sul Colle Cesarò a vegliare sulle nostre anime perchè il balcone del Palazzo Scalia, immortalato solamente dal film di Damiano Damiani, è già occupato da un altro santo protettore che è il patron della Policentro che non è un mafioso nè un uomo d’onore e meno che mai un mezzo uomo o ominicchio o ruffiano e l’unica cosa che lo accomuna a Don Mariano,anche se con modalità diverse, è quello di pensare alle nostre tasche. Sicuramente vedendo il film avrà capito che molti siciliani hanno un desiderio irrefrenabile e un bisogno primario di essere governati e comandati.
…dal film “il giorno della civetta”
“Io divido l’umanità in cinque categorie.Ci sono gli uomini veri,i mezzi uomini,gli ominicchi,i ruffiani e in ultimo come se non ci fossero i “quaquaracquà”.Sono pochissimi gli uomini.I mezzi uomini pochi.Già molto di più gli ominicchi e sono come bambini che si credono grandi.Quanto ai ruffiani stanno diventando un vero esercito.E infine i “quaquaracquà”…il branco di oche.

199 - il quartetto cede...




Il pilastro è un elemento architettonico verticale portante perché trasferisce i carichi della sovrastruttura alle fondazioni.Il pilastro può essere quadrato,rettangolare,poligonale ecc.,ma mai tondo ed in quel caso si parla di colonna.Un gruppo di quattro pilastri collegati da archi sostiene “una volta a crociera” costituendo in questo caso una “campata” e in edilizia possono sostenere due travi parallele,le quali a loro volta sostengono un solaio.
Il pilastro è soggetto fondamentalmente a sollecitazioni di sforzo normale e di “momento flettente” o più in generale presso flessione semplice o deviata.Le verifiche strutturali più importanti per un pilastro sono la resistenza a compressione e la verifica ad instabilità per carico di punta e, in zona sismica, è molto importante effettuare anche un controllo degli spostamenti.
Il partito della Margherita per fortuna è pieno di ingegneri ed architetti e per verificare l’instabilità e controllare gli eventuali spostamenti dei pilastri che sostengono l’edificio municipale si affida all’ingegnere Pietro Quirino Cilluffo che costantemente controlla “la campata” dei quattro elementi strutturali.
I quattro pilastri del centrodestra da parecchio tempo sostengono questa amministrazione per il solo fatto che si sono rifiutati di firmare una mozione di sfiducia preparata dalla Casa delle Libertà, con giustificazioni non tanto chiare; e poco ci manca che in un futuro non troppo lontano qualche pilastro sarà il consigliere comunale di riferimento di un nuovo assessore.
I pessimisti potranno pensare che il quartetto cederà , dimenticando che questi pilastri sono resistenti e costituiscono una perfetta campata e alle sollecitazioni reagiscono flettendo.
Il quartetto invece cede al buon senso e al governo per dare una stabilità e una sicurezza al sindaco Motisi evitando inutili polemiche e opposizioni distruttive ed il motto dei quattro è : “il più intelligente cede…”.

198 - pensa...prima di manciare



Il dott.Vincenzo Provenzano,oltre a ricoprire la carica di consigliere provinciale dei D.S., è un dietologo di fama nazionale e in attesa del costituendo Partito Democratico ha l’obbligo morale di vigilare sulla salute dei nuovi compagni di avventura del partito della Margherita soprattutto per una questione di immagine pubblica essendo gli stessi amministratori della nostra città al punto da far pensare:” MI….MA QUANTU MANCIANU CHISTI ? “.
Non pensate male.Un amministratore dopo che viene eletto quasi sempre non rispetta il programma elettorale e muovendosi poco e alimentandosi non regolarmente e mangiando solo quando ha fame(praticamente sempre)…ingrassa a vista d’occhio. E a tal proposito sfidiamo chiunque a fare un nome di un politico divenuto assessore o sindaco che abbia perso peso.Ne esiste solamente uno di cui non faremo mai il nome perché bruciava tutte le calorie con una ginnastica addominale adeguata.
Il dott.Provenzano,dopo essersi liberato nel suo partito di due soggetti allergici alla dieta, con grande finezza usa le parole di una canzone-parodia del grande Sergio Friscia:”PENSA! Prima di “manciare” PENSA.
Io till’a diri
Io gioia mia a tia till’a diri
Picchi, picchì si fatto un porco si fattu!
Minchia pisi 855 chila
Hai ottu misi
Ma ti rendi conto ca t’appi accattari a stascion wegon pe passiariti picchì nu passeggino ‘un ci trasi
Ma mettiti a dieta gioia mia
Ci sò i dietologi…
Ora ti cuntu na storia, asculta bene, senti eh…
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine per quelli in sovrappeso dal valore inestimabile…
Insostituibile perchè hanno preparato il migliore dei sistemi troppo spesso ignorato.
Medici e dietologi mandati su sta terra per combattere la guerra di panini e di bottighie, di panze come biglie.
Su un isola di gente che fra tante meraviglie, fra sfincioni e mulinciane, fa ingrassare figlie e figli.
Di una generazione costretta a non mangiare, a soffrire a bassa voce, a mangiare ad ammucciuni, a fare diete atroci con la frittola nell’aria, a sazziarisi cun’osso.
Ci sono stati uomini che, dieta dopo dieta, hanno lasciato un segno na’ cintura e con impegno… con dedizione, contro il banchetto organizzato a’ Favorita, di stigghiulari, ri quarumari.
Ma ognuno ha libertà di dire che gli occhi sono fatti pe’ taliari, a bocca pe’ mangiare, i nasche… ciarano! Non solo musso, non solo musso…
La testa ti gira, cu’n manci ‘rassira, accura!!
A volte ti susi, ti senti i pirtusi… da! Da dintra a panza… pensa! Prima di manciare pensa… prima di dire ‘vogghiu manciare’ prova a pensare… pensa, che puoi decidere tu… resta un attimo soltanto, un attimo di più… cu da meusa tra le mani…
Pensa! Sbacantasti na credenza! Ti può venire di vomitare, prova a pensare… pensa, che puoi decidere tu!
Resta un attimo soltanto, un attimo di più… c’arancina tra le mani…
Ma picchì, picchì gioia mia, picchì un ti talii ‘ntu specchiu, ora ca si fattu un porco, 800 chili… minchia rischi di esplodere gioia mia… pensa di metteriti a dieta, pensa ri fare un poco di movimento… pensa a qualche cosa.
Minchia t’appi accattari a stescion wegon pe passiariti cun’ci trasi nu passeggino… Pensa! Porcaccia la miseria…
Pensa, a com’ha scalare a panza, prima i manciare, ri stare male, prova a pensare…
Pensa… a controllariti tu… resta un attimo a fisariti, un attimo di più… stai sfaciannu na valanza… che panza!
E che minchia è… minchia ce l’avia a dire…!

197- monarchia, anorchia, allegria


MONARCHIA:ordinamento politico di uno Stato,in cui l’autorità sovrana è nelle mani d’uno solo;e dicesi “assoluta” quando il monarca assomma effettivamente in sé tutti poteri sovrani,esercitandoli direttamente e senza altro limite che il suo arbitrio.

ANORCHIA o Anorchidia:mancanza totale(o parziale)dei testicoli.Quasi sempre è acquisita e assai raramente è congenita.Nell’anorchia bilaterale (sindrome dei testicoli scomparsi) gli attributi erano presumibilmente presenti ma si sono riassorbiti prima della nascita o subito dopo.In questi casi è sempre obbligatoria una esplorazione chirurgica che puntualizzi la diagnosi e che permetta in seguito,sino alla fine del mandato,una corretta terapia ormonica sostituzionale.La speranza è che l’anòrchide sia affetto da anorchia bilaterale e,una volta ricomparsi i testicoli, prosegua nel suo programma e scopra la causa dei suoi mali perchè gli attributi devono stare sotto e non altrove.

ALLEGRIA:sentimento lieto dell’animo e si manifesta con atti o parole; piacere,gioia,contentezza,buonumore,brio,sollazzo,
gazzarra,baldoria,chiasso,ecc.ecc.
A democrazia....”dunnè”?

196 - indietro tutta



“U Curdaru”,lavorando all’aperto, fabbricava con la canapa spaghi,corde e lenze per la pesca e il
suo luogo di lavoro era la strada,infatti qualsiasi spazio abbastanza esteso andava bene per consentire la stesura dei filati ed era necessaria e fondamentale la collaborazione di più persone.L’abilità consisteva nel coordinare i movimenti delle mani e dei piedi quando si agganciava la prima canapa al verricello fissato a un trespolo e mollandola a poco a poco , si andava indietreggiando lentamente.Ed è per questo che quando le cose vanno di male in peggio si dice:
‘NARRE’ ‘NARRE’ COMU U CURDARU .
Per spiegare le ragioni dell’indietreggiare della politica partinicese non basterebbe un libro perché gli argomenti sono tanti e lo spazio consentito da telejato è poco.
L’amministrazione di Gigia Cannizzo, pur con tutti i suoi difetti ,era un barlume di speranza ed un modo nuovo di fare politica almeno fino al 1997 cioè sino a quando non fu cambiata la legge elettorale o meglio ancora quando fu abolito il referendum che consentiva di sfiduciare un sindaco con il rischio però di mandare a casa il consiglio comunale proponente nel caso la sfiducia avrebbe avuto un esito negativo.Con la nuova legge i partiti politici sono nelle condizioni di ricattare politicamente il primo cittadino ed è tornato di moda il famoso manuale Cencelli.E’ un teatro dell’assurdo:un sindaco eletto dal popolo è sfiduciato dal consiglio comunale sol perché l’assemblea cittadina rappresenta l’elettorato.A questo punto sorge spontanea una domanda:perché allora il sindaco non lo nomina il consiglio comunale dato che rappresenta la volontà popolare?
Il dopo Gigia non è stato rose e fiori al punto da sprofondare tanto e, testimonianza ne è la battaglia condotta dal centro sinistra che è riuscito a fare eleggere in un paese di centrodestra un sindaco di centro convergente all’apparenza con la sinistra.
Il dopo Giordano è solo margherite,unicamente margherite.E lo sprofondamento è totale tanto che molti ormai scambiano il tg di telejato con “INDIETRO TUTTA”,la popolare trasmissione televisiva condotta da Renzo Arbore e Nino Frassica a fine anni ’90.Le famose ragazze Coccodè vestite da galline di destra e di sinistra ovviamente nei tg nostrani…non mancano.

195 - mio fratello è figlio unico



Venerdi 20 Aprile 2007 alle 22 e 30 nella segreteria politica di Alleanza Nazionale si è tenuta una riunione organizzata in fretta e furia ed in gran segreto al punto che neppure telejato ne era a conoscenza.La tensione,a quanto dicono i pochi presenti era alta e più che un incontro politico sembrava un regolamento di conti.Le disavventure ed i colpi subiti due giorni prima alla facoltà di lettere da Vincenzo Di Trapani negli scontri tra esponenti di A.N. e gli studenti di sinistra dove si svolgeva l’incontro con Oreste Scalzone , scrittore ed ex leader di Potere Operaio, altro non sono che la testimonianza della fedeltà del segretario locale al partito di Gianfranco Fini.Le botte e i lividi per le proprie ideologie hanno alimentato la voglia di fare chiarezza nel partito una volta per tutte con un ultimatum; ed infatti il consigliere comunale Mimmo Briganò, per non essere espulso definitivamente dal partito, ha rinnegato politicamente il fratello Enzo passato nelle fila dell’M.P.A. . dichiarando :”MIO FRATELLO E’ FIGLIO UNICO “ avendo visto forse il film di Daniele Lucchetti dove protagonisti sono due fratelli che hanno idee diverse sia nella vita che nella politica (uno è fascista e uno è comunista) .I fratelli Briganò però , pur militando da pochi mesi apparentemente in partiti o movimenti diversi si vogliono sempre bene perché l’uno senza l’altro,politicamente non esiste. Se Toti Comito può credere al giuramento di Mimmo state certi che Vincenzo Di Trapani non si fida e non per l’occhiolino o le dita incrociate del giurato ma per il semplice fatto che la propria storia è maestra di vita come quando lui si sospese da Alleanza Nazionale per aiutare suo padre Giuseppe Di Trapani candidato della Margherita alle ultime elezioni provinciali favorendo di fatto la candidatura del dott.Briganò a spese della dottoressa Stefania Terzo sostenuta dal gruppo dimezzato di Azione Giovani e prima dei non eletti per una manciata di voti.E per evitare che Mimmo Briganò alle prossime elezioni provinciali si sospenda temporaneamente dal partito per aiutare il fratello Enzo, il geniale Vincenzo Di Trapani ha partorito un'idea : candidare Mimmo Briganò alle prossime provinciali .

194 - Chattami



Pino Maniaci non ha fatto vedere ai telespettatori di telejato le immagini contenute nel sito porno www.partinico.com sia per la sua nota vicinanza ad ambienti ecclesiastici e sia per non turbare con immagini molto sensuali gli utenti della sua nota e seguita tv.L’occasione però era troppo ghiotta per il pestifero direttore dell’emittente e infatti dopo un accurato taglio alle scene più piccanti ci mostra ciò che è contenuto nel sito di Partinico e ci andiamo convincendo che il sito forse non è uno scherzo di qualche buontempone.Il sito è commerciale e precisamente è una chat-line dove delle ragazzotte locali non proprio belle , alcune delle quali sono Avanti Cristo, al prezzo di due euro e cinquanta al minuto sono disponibili a chattare previo pagamento con chi si collega on-line e …più paghi…più si spogliano.
Alla sinistra del monitor si nota un elenco dove cliccando potrai vedere delle foto,conoscere meglio Partinico e la sua storia siino all’elezione a sindaco di Peppon-line ed evitare gli individui inseriti nella lista nera.
Molto importante è non collegarsi ai siti www. telejato.it e www.rifondazionepartinico.it perché l’ignaro utente potrà essere esposto a gravi danni quali l’installazione di programmi malevoli detti “malware” mettendo così a rischio sia i propri dati personali che il computer stesso.
Seguendo le indicazioni di www.partinico.com potete stare tranquilli e guardando ascoltate i consigli commerciali della sensuale Peppona: “ CHATTAMI….A.C.CHATTAMI…l’importante è che mi videochatti “.

193 - pippone cristicchi



Simone Cristicchi ha vinto l’ultimo festival di Sanremo cantando la tragica storia di un malato di mente,Antonio,che ha conosciuto in un centro di salute mentale dove il cantautore ha svolto il servizio civile.
“ti regalerò una rosa” è la lettera di un folle scritta alla sua amata Margherita che ormai l’ha dimenticato.E’ una storia di triste solitudine e il finale è da brivido perché Simone Cristicchi,mimando Antonio,sale su una sedia e mima il volo finale.
Il cantautore ha detto che la sedia,regalatagli da un venditore ambulante alla Festa dell’Unità di Vignola,la porterà sempre con se perché è un simbolo e rappresenta la voglia di fermarsi un attimo ed ascoltare le storie degli altri prendendo il volo verso la libertà.
"sono matto…ti scrivo questa lettera perché non so parlare
perdona la calligrafia da prima elementare
io sono come un pianoforte con un tasto rotto
l’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
me la faccio ancora sotto perché ho paura
per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
i matti sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
credevo di parlare col “demonio” così mi hanno chiuso quarant’anni dentro un manicomio
ti regalerò una rosa bianca che ti serva per dimenticare ogni piccolo dolore “
Queste sono le parole della canzone a noi molto familiari ed è naturale pensare che Simone Cristicchi nel suo libro “Centro di Igiene Mentale” dove racconta il suo viaggio nella follia negli ex manicomi d’Italia …abbia fatto una capatina nella città di Partinico.
Pippone Cristicchi però in questa vignetta non ama “Margherita”.Pippone ama Partinico.Pippone è stato rinchiuso per parecchi anni dentro un manicomio politico perché forse parlava con il demonio.Pippone salirà su quella sedia per mimare il volo finale della sua vita politica?O solamente perché ha una voglia matta di fermarsi un attimo per ascoltare liberamente le storie e le problematiche dei suoi concittadini?
Rimane solo la speranza che Partinico,a differenza di Margherita,non l’abbia ormai messo nel dimenticatoio dell’amore.

192 - sestu senso



Un vignettista in erba con lo pseudonimo di Pluto, per concessione di Giovanni Guerra (il quale ha prestato gentilmente i personaggi protagonisti),ha realizzato questa vignetta sulla controversa problematica della Policentro Daunia.
Il sindaco Motisi in una lettera spedita alla stampa e alle tv locali si pone una serie di interrogativi e dall’esperienza raccontataci dal sardo Mario Sannino obbliga tutti a riflettere.Il Sannino afferma che nella Policentro di Sestu non c’è una multisala e neppure alberghi e sale convegni.Inesistente è il “parco” anche se la Policentro sostiene che l’inizio dei lavori è vincolato dall’autorizzazione del Genio Civile.Sarà pur vero ma rimane il fatto…sempre secondo quanto afferma Sannino…che siino a qualche mese non c’era traccia di un progetto negli uffici tecnici del comune di Sestu.
Il progetto della Policentro sarda prevedeva la realizzazione di un centro commerciale di 5670 mq senza alimentari e a quanto pare il centro si è decuplicato.I posti di lavoro sono stati di gran lunga inferiori a quelli promessi.Il Presidente della regione sarda ha sollecitato la Procura della Repubblica ad intervenire e il 3 gennaio di quest’anno Lino Iemi + 3 sono stati iscritti nel registro degli indagati.Noi siamo garantisti e aspettiamo l’esito delle indagini.L’ufficio legale della Policentro tramite un comunicato stampa ha fatto sapere che il signor Mario Sannino è stato condannato ad una pena di mesi tre di reclusione per diffamazione nei confronti della multinazionale però non ha fatto nessun comunicato sugli alberghi,sulla multisala e sul parco.In tv l’ing.Iemi ha dichiarato che a breve inaugurerà la multisala e noi ci crederemo solamente quando avremo la prova inoppugnabile.
Molti pensano che la Sicilia così come la Sardegna siano paesi sottosviluppati dove per un lombardo tutto è possibile e realizzabile non tenendo conto che noi stupidi non siamo e l’esperienza sarda ci aiuterà a capire meglio.Infatti Peppone guardando il malridotto Lino proveniente da Sestu in compagnia di una pecora e di un “sceccu sardignolu” pensa ciò che il suo fiuto gli ha suggerito…HO UN SESTU SENSO… finirà “a frisca e pirita?”.

191 - CENTRO...di gravità permanente



Siino agli anni ’50 del secolo scorso era un onore e un atto di altruismo convolare a nozze con una vedova soprattutto se questa aveva dei figli in tenera età o era in attesa di un pargolo.Sposare una donna travolta da una disgrazia di tale dimensione significava aiutare lei e la prole da una vita di stenti e di miseria perché,oltre alle difficoltà di trovare un lavoro,lo stato non era in grado di dare alcun sostentamento non essendoci leggi o pensioni che tutelavano una donna caduta in disgrazia.
Oggi,pur tra mille difficoltà,le cose sono cambiate e lo Stato,anche se malamente,interviene a favore delle categorie più deboli.Il merito va alla politica del dopoguerra e in gran parte ai partiti di maggioranza relativa che sono stati protagonisti politici siino a tangentopoli.
Nel nostro bellissimo paese siamo stati testimoni,a quasi un anno dall’elezione a sindaco di Giuseppe Giordano,di un’operazione di mutuo soccorso e sostentamento dell’UDC locale a favore di un governo di centro destra lacerato da diatribe interne e uno dei protagonisti del salvataggio è stato il famoso politico…COME LO CONOSCO IO NON LO CONOSCE NESSUNO nominato vice sindaco e super assessore.
La storia si ripete e infatti dei…
“…capitani coraggiosi…
furbi contrabbandieri macedoni…
gesuiti euclidei…
vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori dei Ming...
stanno “creando” un centro di gravità permanente…”
cioè spostare la barra di comando del governo al centro …in barba ai vari Comito e company.
Enza Maria Romano è stata chiara quando ha detto che l’UDC sarà una scialuppa di salvataggio del paese e il dialogo sarà con il sindaco come istituzione e non con Peppone o con la Margherita quali rappresentanti politici.La signora Romano è un politico di lungo corso e con il suo politichese può incantare solamente i gonzi perché l’obiettivo del partito di Cintola è quello di conquistare il potere e di sottrarre il governo Motisi alle pressioni dei partiti minori mai sazi e sempre alla continua ricerca di qualcosa da azzannare o “spurpare”.
Nei prossimi mesi,e avevano ragione sia Tele Jato che Toti Costanzo,saremo testimoni di un bel parto centrista perché la politica partinicese era già gravida da parecchi mesi e data la condizione della sposa,visibile agli occhi di tutti,assistiamo a questo matrimonio di interesse politico.Sorge spontanea una domanda:l’abbandono del tetto coniugale avverrà sei mesi prima delle elezioni amministrative come accadde con Giordano?
Chi vivrà vedrà.

190 - residenza onoraria



Sicuramente non è il “ WOLF RISOLVO PROBLEMI “ del film Pulp Fiction interpretato magistralmente dall’attore Harvey Keitel ma di una cosa siamo sicuri e ne abbiamo la prova…qualche problema lo risolve.Non sarà veloce come Superman,non è Einstein e ancora non sa se è di destra o di sinistra ma gli dobbiamo dare merito che battendo i pugni sul tavolo e picconando a destra e a manca ha ottenuto un risultato non indifferente per quanto riguarda i 108 alloggi e la prova è sotto gli occhi di tutti.Ebbene si…il consigliere comunale creato dall’inefficienza delle passate amministrazioni e reso visibile da tele jato soprattutto per le sue polemiche con l’ex assessore Rizzo Puleo avrà la residenza onoraria delle Case Gialle di via Ungaretti con un unico obiettivo…RISOLVERE IL PROBLEMA.
Andreotti,a detta dei pentiti,disse che di Tano Badalamenti ne avrebbe voluto uno per ogni angolo di città.A Partinico di Andrea ce ne vorrebbe uno in ogni complesso di case popolari perché purtroppo per ottenere ciò che ti spetta…”A FARI SEMPRI BATTARIA”.

189 - Pecoraro



Domani 4 febbraio nel Palazzo del Carmine avra luogo il secondo convegno comunale della Margherita e si rinnoveranno tutte le cariche del partito compreso il presidente.I candidati alla presidenza sono Bartolo Parrino e il capogruppo consiliare Renzo Di Trapani sostenuto da ben 6 circoli locali alcuni dei quali come Lo Baido,Pecoraro e DI Dia che sino a poco tempo fa erano critici ed allergici al gregge e ai cani pastore. Bartolo Parrino... purtroppo accade molto spesso che la donna è mobile. . ..

La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d’accento
E di pensiero.
Sempre un amabile
Leggiadro viso,
In pianto o in riso,
E’ mensognero.
E’ sempre misero
Chi a lei s’affida,
Chi le confida,
Mal cauto il core!
Pur mai non sentesi
Felice appieno
Chi su quel seno,
non liba amore!