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Per alcuni decenni appena si sentiva la frase “caffè alla Pisciotta non si poteva fare a meno di pensare al famoso caffè avvelenato che portò all’altro mondo il cugino e braccio destro di Salvatore Giuliano con tutti i suoi segreti.Tanti anni dopo e precisamente negli anni 80 la frase nelle nuove generazioni fu sostituita con “il caffè alla Sindona”,banchiere siciliano e depositario di tanti segreti riguardanti il mondo politico,affaristico,mafioso e finanziario di quasi mezzo secolo.
Dal qualche tempo invece, appena si sentiva la parola “cicoria”, all’istante si pensava a Francesco Rutelli e alla sua famosa frase:”per tre anni ho tirato la carretta,ho mangiato pane e cicoria per consegnare a Romano Prodi un centrosinistra capace di vincere “ .In poche parole Rutelli disse che si era fatto “un mazzo così” per tre anni e rispose in questo modo a un Romano Prodi quando mise sul piatto la sua leadership dicendo: “o si fa la lista unitaria,o io non sono più disponibile a fare il candidato premier”.Rutelli usò queste parole perchè pane e cicoria vuol dire politica umiliata,dimessa e soprattutto politica bastonata con un sapore amaro che per lui è cominciata con la sconfitta delle politiche del 2001 e continuò con l’opposisione all’armata azzurra del centrodestra. Da martedì 11 aprile la cicoria,come avvenne per Pisciotta e Sindona, per il caffè, sarà una parola che ricorderà il fantasma di Corleone,il latitante più famoso del mondo,l’ex imprendibile Zu Binnu Provenzano,capo indiscusso del potere mafioso e non solo.
Ma cos’è la cicoria?La cicoria è un’erba che cresce spontanea,ma si può pure coltivare ed è una medicina naturale con effetti depurativi per lo stomaco,per il fegato e per l’intestino e infatti affretta l’espletazione dei propri bisogni facendo fluidificare “tante cose indigeste”.Si può mangiare cruda o bollita ed è buona pure tra due fette di pane,ma è un’erba amara e infatti alcuni famigerati mangiatori di cicoria hanno l’abitudine di assaggiare a fine pasto qualcosa di dolce come il miele e per come potete vedere nella vignetta uno di questi è il famoso “fantasma di Arcore” ,possessore del testimone della cicoria passatogli l’11 aprile giorno della sconfitta elettorale e della cattura della primula di Corleone .
E Francesco Rutelli con una canna in bocca ,ripudiata la cicoria, dice al nuovo capo dell’opposizione tristemente seduto mentre fa bollire la sua “prima pentola” di cicoria, con aspetto dimesso e una sciarpa bianca :
“ ADESSO TOCCA A TE VIVERE TANTI ANNI A PANE E CICORIA”. “…E DA SOLO ” pensa Clemente Mastella teneramente abbracciato alla nuova compagna dell’Unione ,Vladimira Luxuria,simbolo dei Pacs ,e già perfettamente integrato nella zapatera coalizione del centrosinistra .E non scherzano neppure Romano Prodi e il fido Arturo Parisi cominciando a tarda età a fare i primi passi della trasgressione fumando un po’ d’erba per sballare un po’.
Però i politici del centro sinistra devono stare attenti perché il nuovo mangiatore di cicoria come un fantasma condizionerà il futuro dell’Italia e il neogoverno minacciando con la sua forza senatoriale non indifferente le riforme e le leggi che consentiranno di governare .E infatti il primo passo del Fantasma di Arcore è stato quello di non riconoscere la legittimità dello spoglio e quindi delle elezioni e del nuovo governo e al contempo di proporre una grande coalizione tra maggioranza e opposizione chiedendo un’intesa a termine per non creare una situazione di stallo e infine,tramite i suoi postini,di avere almeno la Presidenza del Senato della Repubblica.Il fantasma di Arcore vuole trattare con lo Stato dettando alcune condizioni e già presenta il suo papello.
In poche parole possiamo dire che gli effetti depurativi della cicoria non avranno nessun effetto sul fantasma d’Arcore e anche se sulla carta non avrà nessuna legittimazione istituzionale e si vedrà poco ,sarà sempre presente e pronto a colpire quando meno te lo aspetti.

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“Berlusconi.un coglione e mezzo”…cioè più di un coglione perché il nostro Presidente del Consiglio eccelle sempre ed è il migliore anche nella coglionaggine e dopo il Berlusconi operaio,
tassinaro, partigiano,prete,cantante,venditore porta a porta abbiamo il Berlusconi coglione.Non c’è nessuna offesa nel definire il Cavaliere d’Italia con questo epiteto perchè l’intenzione è solo quella di attribuirgli una nuova alta onorificenza,cioè quella di Coglione d’Italia.
Cos’è un coglione? In anatomia è un testicolo che quasi sempre è in compagnia di un gemello siamese ,ma è pure un insulto entrato da tempo nel linguaggio corrente mantenendo sempre le caratteristiche di volgarità ed è pure un modo per prendere in giro qualcuno facendo riferimento all’attributo sessuale per evidenziarne la sprovvedutezza o stupidità.Al plurale invece non è dispregiativo ed è usato per indicare una persona,uomo o donna,particolarmente capace che ha gli attributi,cioè le palle o per essere in argomento “ i coglioni “.
Il Presidente del Consiglio il 4 Aprile del 2006 ha dichiarato che” ha troppa stima dell’intelligenza
degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse”.Poi come al solito il grande “gaffeur d’Italia” ha corretto il tiro con le solite giustificazioni affermando che lo ha detto affettuosamente con il sorriso sulle labbra e che lui è stato per anni offeso senza avere ricevuto nessuna scusa.Rimane il fatto però che nominare in questa campagna elettorale un cittadino come elettore di centrosinistra equivale in senso ironico a dargli del coglione.
Nella vignetta il Capo del Governo ha un’intuizione geniale ed è la seguente: coglioni sono gli elettori del centro sinistra e coglione è pure il candidato Romano Prodi ,perché a detta del Cavaliere è un poveraccio con appena cinque deputati e come un coglione è sicuro di rimanere in sella per cinque anni.E allora perché non lanciare un ultimo S.O.S. agli elettori indecisi votando per uno che è primo in tutto perché se Prodi è un coglione lui è “ di più “ essendo un coglione e mezzo?
Caro Presidente pro-tempore…sono tanti in Italia coloro che hanno gli attributi e stanne certo che tra un coglione,per come dici tu,e un coglione e mezzo voteranno per il primo.

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Martedi 11 aprile i nostri Gino,Franco e Ciccio dopo essere partiti dalla nostra e per loro “stretta Partinico”sono alle porte di Roma e come nel famoso film “tre uomini e una gamba” si presenteranno non con una gamba di legno come i protagonisti del film,bensì con una gamba, anch’essa un’opera d’arte moderna,cioè la coscialunga di Alleanza Nazionale,un socialista di mussoliniano esempio, passato nelle fila del centro destra;uno che del cuore ne ha fatto la sua ragione di vita ,l’unico che sorride dentro il partito di Fini e che anche quando è alterato e infuriato alla fine ti chiede sorridendo:come sono andato?
Il nostro Ciccio Toia ,professore saggio e colto, mentre è alla guida di una Fiat 500 colore verde acqua marina pensa a Giuseppe Garibaldi quando ispezionò la guardia nazionale a Palermo e una voce dalla folla gridò: “ o Roma o morte”.E quel grido sembrò cancellare ogni residua esitazione e cautela del vecchio generale e cominciò così il reclutamento dei volontari.Dei 60 battaglioni di fanteria presenti nell’Italia meridionale non uno si mosse e dopo le minaccie di NapoleoneIII ,il governo italiano fermò quella masnada di avventurieri e bloccò Garibaldi . Ma al nostro Ciccio e al collega repubblicano Franco Cangemi interessa solamente la forza di quel grido così famoso e soprattutto l’Unità d’Italia e mettere finalmente alle corde i partiti che vogliono dividere il nostro Bel Paese.Il pensiero di Ciccio però è interrotto da Gino Chiavello che con ardire imperativo vedendo un’ autostoppista dice : “ Ciccio …frena “ …non i tuoi pensieri, ma l’automobile perché abbiamo trovato una gamba e ….” ONZA CHE GAMBA “
Cari amici visitate bene “Roma città aperta” perchè così venne considerata durante la seconda guerra mondiale per aver sofferto dei pesanti bombardamenti e come turisti vi consigliamo il Colosseo,i Musei del Vaticano,la Galleria Borghese,il Foro Romano,le Catacombe e dulcis in fundo il Circo Massimo.

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Il 31 marzo molti telespettatori di telejato si sono divertiti a sentire un’intervista di Pino Maniaci perché lo spettacolo era unico e di una comicità tanto bella al punto che si stentava a credere che tutto fosse realtà.Il grande Eduardo De Filippo se fosse passato da Partinico non se ne sarebbe andato più e avrebbe piantato le sue radici e sarebbe nata la “sceneggiata o meglio la commedia partinicese”.
Il protagonista di tale opera teatrale è il noto e popolare Cochi del Consiglio Comunale,il battagliero paladino dei 108 alloggi,il salvatore P.E.E.P.,il rappresentante della pampina nel consesso comunale,l’alter ego del neo senatore Cangemi,la spada nel fianco dell’ex assessore Rizzo Puleo,Lui:il consigliere Andrea Prussiano.
Nella vignetta intitolata “l’ambidestro” si nota un Pino Maniaci in tre sequenze ,il quale rifacendosi ad una vecchia barzelletta degli anni 80 che misurava il grado di intelligenza di un’ammissione ad un concorso, fa un giochetto ad Andrea facendo vedere ambedue le mani spiegando all’ignaro interlocutore quale è la mano destra e quale è la sinistra e dopo averle rimescolate di nascosto rifà la domanda ,sicuro che al cinquanta per cento il politico sbagli e al cinquanta per cento indovini.
Lungi da Pino però l’intenzione di misurare l’intelligenza di Andrea non avendone il tempo e gli strumenti.Maniaci infatti altro non vuole che misurare il grado di confusione .E lo ha fatto veramente e tutti l’abbiamo visto quando il consigliere ha detto:”faccio parte di un centro sinistra e oggi stiamo amministrando noi” e dopo che è stato diagnosticato dal cronista “in stato confusionale” si è confuso ancor di più dicendo a sua volta:”il P.R.I. è a destra ma a Partinico si ritrova nel centro sinistra”.Andrea…tu e Franco Cangemi, è vero che vi ritrovate per diversi motivi in una giunta di centro sinistra ,ma non siete nel centro sinistra perché siete organici nel centro destra e grazie alla vostra presenza nel governo cittadino il vostro appoggio e la vostra acqua la porterete nel mulino della casa delle libertà sia nelle elezioni nazionali che regionali, e se hai notato bene ,Francuzzu nel confronto tra candidati era seduto nello schieramento di centro destra e non confonderti più dicendo che “sei” nel centro sinistra perché conti alla mano… voti e fai votare centro destra.Il grande Giorgio Gaber ,nel suo famoso brano “destra e sinistra”,diceva che il culatello è di destra come il bagno che è sempre in fondo a destra e che la mortadella è di sinistra e caro Andrea …”l’ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia e la tua passione e l’ossessione della tua diversità al momento dove è andata non si sa.”
Se non fossi un neonato della politica,sballottato in un balletto più grande di te ,potremmo pensare che sei un ambidestro e cioè furbo e astuto e con due piedi in una scarpa e come va’ va’ sei sempre “aggritta”. E invece pensiamo positivo ,cioè che sei un vero ambidestro che usa tutte e due le mani e non distingui la destra dalla sinistra e a Pino risponderai tirando ad indovinare e non te ne vogliamo perché conosciamo le motivazioni che ti hanno catapultato nel mondo politico e comprendiamo le difficoltà a cui vai incontro con questa destra e questa sinistra della politica italiana.
Caro consigliere Prussiano…i giochi politici lasciali agli stregoni della politica e concentrati “MANI E PIEDI ” al problema pluriannoso dei tuoi elettori perché non vorremmo che Giovanni Guerra dopo la vignetta della “carica dei 101” dovesse fare una vignetta con il titolo “LA CARICA DEI 107”