200 - quaquaracquà




“mastri muratori,mastri d’ascia,manovali,terrazzieri disoccupati ca circati travagghiu presentatevi ai cantieri delle case popolari.Sanbenerica Don Mariano.Baciamo le mani Don Mariano.Don Marianino è tornato.Bonu cristianu è.Riturnau…riturnau” (dal film “il giorno della civetta”).
“poche sere fa hanno dato su sky "Il Giorno della Civetta", che dovrebbe essere girato a Partinico: quanto ci sarebbe stato bene il vostro Cristo gigante sul balcone di don Mariano infaccio alla chiazza” …queste parole un po’ sgrammaticate sono parte di un commento scritto sul blog LiberaMente in data 27 luglio corrente anno firmato da una fantomatica Congregazione sulla polemica scatenata dal Cristo che Dominik Scaglione vuole donare alla nostra città e, coincidenza vuole, che la vignetta sia già stata pensata e creata da Giovanni Guerra alcuni giorni prima.Il Cristo semmai vada in porto,anzi in montagna starà benissimo sul Colle Cesarò a vegliare sulle nostre anime perchè il balcone del Palazzo Scalia, immortalato solamente dal film di Damiano Damiani, è già occupato da un altro santo protettore che è il patron della Policentro che non è un mafioso nè un uomo d’onore e meno che mai un mezzo uomo o ominicchio o ruffiano e l’unica cosa che lo accomuna a Don Mariano,anche se con modalità diverse, è quello di pensare alle nostre tasche. Sicuramente vedendo il film avrà capito che molti siciliani hanno un desiderio irrefrenabile e un bisogno primario di essere governati e comandati.
…dal film “il giorno della civetta”
“Io divido l’umanità in cinque categorie.Ci sono gli uomini veri,i mezzi uomini,gli ominicchi,i ruffiani e in ultimo come se non ci fossero i “quaquaracquà”.Sono pochissimi gli uomini.I mezzi uomini pochi.Già molto di più gli ominicchi e sono come bambini che si credono grandi.Quanto ai ruffiani stanno diventando un vero esercito.E infine i “quaquaracquà”…il branco di oche.