207 - L'araba fenice

Ambientalisti,pseudoambientalisti,politici e politicanti,manifestanti del 14 maggio 2004 ridotti al lumicino….”mittititivi u curuzzu a partitu” (mettetevi il cuore in pace) perchè dalle nostre parti risorge sempre una stella senza età,una figura mitica che non si spegne mai: l’Araba Fenice,un airone dalle piume d’oro e fiammeggianti,venerato e onorato nell’antico Egitto e precisamente nella città di Heliopolis (con la acca di davanti però… a scanso di equivoci).La Fenice, sempre secondo la leggenda,era un uccello sacro ed un unico esemplare che moriva e resuscitava.Si nutriva di perle d’incenso e viveva per cinquecento anni per poi ardere sul rogo e rinascere dal fumo e dalle sue stesse ceneri più pura e più bella.Si racconta che volasse pure in terra straniera e precisamente nella vicina Mazara del Vallo. Prima della morte costruiva un nido utilizzando anche delle spezie,del mirto e della cannella e intonando una canzone si lasciava incendiare dai raggi del sole emanando un’ondata di profumo tipo Arrogance o Chanel n.5 in tutta la zona circostante . Per gli scrittori cristiani era il Simbolo della Resurrezione e per i popolani era qualcosa di magico ed era considerato un portafortuna.Considerando che la nostra Araba Fenice vivrà per altri quattrocento e passa anni possiamo gioire perché quando sarà il suo turno Ella risorgerà sempre perché è una stella immortale e soprattutto un mito che non vuole spegnersi mai.