199 - il quartetto cede...




Il pilastro è un elemento architettonico verticale portante perché trasferisce i carichi della sovrastruttura alle fondazioni.Il pilastro può essere quadrato,rettangolare,poligonale ecc.,ma mai tondo ed in quel caso si parla di colonna.Un gruppo di quattro pilastri collegati da archi sostiene “una volta a crociera” costituendo in questo caso una “campata” e in edilizia possono sostenere due travi parallele,le quali a loro volta sostengono un solaio.
Il pilastro è soggetto fondamentalmente a sollecitazioni di sforzo normale e di “momento flettente” o più in generale presso flessione semplice o deviata.Le verifiche strutturali più importanti per un pilastro sono la resistenza a compressione e la verifica ad instabilità per carico di punta e, in zona sismica, è molto importante effettuare anche un controllo degli spostamenti.
Il partito della Margherita per fortuna è pieno di ingegneri ed architetti e per verificare l’instabilità e controllare gli eventuali spostamenti dei pilastri che sostengono l’edificio municipale si affida all’ingegnere Pietro Quirino Cilluffo che costantemente controlla “la campata” dei quattro elementi strutturali.
I quattro pilastri del centrodestra da parecchio tempo sostengono questa amministrazione per il solo fatto che si sono rifiutati di firmare una mozione di sfiducia preparata dalla Casa delle Libertà, con giustificazioni non tanto chiare; e poco ci manca che in un futuro non troppo lontano qualche pilastro sarà il consigliere comunale di riferimento di un nuovo assessore.
I pessimisti potranno pensare che il quartetto cederà , dimenticando che questi pilastri sono resistenti e costituiscono una perfetta campata e alle sollecitazioni reagiscono flettendo.
Il quartetto invece cede al buon senso e al governo per dare una stabilità e una sicurezza al sindaco Motisi evitando inutili polemiche e opposizioni distruttive ed il motto dei quattro è : “il più intelligente cede…”.

198 - pensa...prima di manciare



Il dott.Vincenzo Provenzano,oltre a ricoprire la carica di consigliere provinciale dei D.S., è un dietologo di fama nazionale e in attesa del costituendo Partito Democratico ha l’obbligo morale di vigilare sulla salute dei nuovi compagni di avventura del partito della Margherita soprattutto per una questione di immagine pubblica essendo gli stessi amministratori della nostra città al punto da far pensare:” MI….MA QUANTU MANCIANU CHISTI ? “.
Non pensate male.Un amministratore dopo che viene eletto quasi sempre non rispetta il programma elettorale e muovendosi poco e alimentandosi non regolarmente e mangiando solo quando ha fame(praticamente sempre)…ingrassa a vista d’occhio. E a tal proposito sfidiamo chiunque a fare un nome di un politico divenuto assessore o sindaco che abbia perso peso.Ne esiste solamente uno di cui non faremo mai il nome perché bruciava tutte le calorie con una ginnastica addominale adeguata.
Il dott.Provenzano,dopo essersi liberato nel suo partito di due soggetti allergici alla dieta, con grande finezza usa le parole di una canzone-parodia del grande Sergio Friscia:”PENSA! Prima di “manciare” PENSA.
Io till’a diri
Io gioia mia a tia till’a diri
Picchi, picchì si fatto un porco si fattu!
Minchia pisi 855 chila
Hai ottu misi
Ma ti rendi conto ca t’appi accattari a stascion wegon pe passiariti picchì nu passeggino ‘un ci trasi
Ma mettiti a dieta gioia mia
Ci sò i dietologi…
Ora ti cuntu na storia, asculta bene, senti eh…
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine per quelli in sovrappeso dal valore inestimabile…
Insostituibile perchè hanno preparato il migliore dei sistemi troppo spesso ignorato.
Medici e dietologi mandati su sta terra per combattere la guerra di panini e di bottighie, di panze come biglie.
Su un isola di gente che fra tante meraviglie, fra sfincioni e mulinciane, fa ingrassare figlie e figli.
Di una generazione costretta a non mangiare, a soffrire a bassa voce, a mangiare ad ammucciuni, a fare diete atroci con la frittola nell’aria, a sazziarisi cun’osso.
Ci sono stati uomini che, dieta dopo dieta, hanno lasciato un segno na’ cintura e con impegno… con dedizione, contro il banchetto organizzato a’ Favorita, di stigghiulari, ri quarumari.
Ma ognuno ha libertà di dire che gli occhi sono fatti pe’ taliari, a bocca pe’ mangiare, i nasche… ciarano! Non solo musso, non solo musso…
La testa ti gira, cu’n manci ‘rassira, accura!!
A volte ti susi, ti senti i pirtusi… da! Da dintra a panza… pensa! Prima di manciare pensa… prima di dire ‘vogghiu manciare’ prova a pensare… pensa, che puoi decidere tu… resta un attimo soltanto, un attimo di più… cu da meusa tra le mani…
Pensa! Sbacantasti na credenza! Ti può venire di vomitare, prova a pensare… pensa, che puoi decidere tu!
Resta un attimo soltanto, un attimo di più… c’arancina tra le mani…
Ma picchì, picchì gioia mia, picchì un ti talii ‘ntu specchiu, ora ca si fattu un porco, 800 chili… minchia rischi di esplodere gioia mia… pensa di metteriti a dieta, pensa ri fare un poco di movimento… pensa a qualche cosa.
Minchia t’appi accattari a stescion wegon pe passiariti cun’ci trasi nu passeggino… Pensa! Porcaccia la miseria…
Pensa, a com’ha scalare a panza, prima i manciare, ri stare male, prova a pensare…
Pensa… a controllariti tu… resta un attimo a fisariti, un attimo di più… stai sfaciannu na valanza… che panza!
E che minchia è… minchia ce l’avia a dire…!