183 - sul nido del cuculo



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Il cuculo è un uccello migratore ed ha una lunghezza di 33 centimetri,la coda lunga e le ali appuntite ed affilate e quando è in volo viene confuso con lo sparviero,un leader dei rapaci.
Il cuculo vive nei boschi e non prepara il nido,non cova le uova e non nutre i piccoli ed è famoso per questa sua strana abitudine.Ogni femmina sorveglia un vasto territorio alla ricerca di nidi in costruzione e poi individua il momento della posa delle uova da parte dell’uccello proprietario del nido.Sceglie il momento in cui il nido non è abitato,toglie un solo uovo e vi depone il suo.In un paio di giorni in altrettanti nidi depone una quindicina di uova che si schiudono dopo 12 giorni e i giovani cuculi nascono contemporaneamente o prima dei compagni di nido.Il pulcino di cuculo,cieco e nudo,con un impulso istintivo si libera delle altre uova o degli altri pulcini gettandoli fuori dal nido e rimanendo solo e quindi come unico padrone del nido verrà nutrito e allevato dai genitori adottivi per circa tre settimane.
Il cuculo quindi è un prepotente che ama fare terra bruciata a spese dei suoi simili indifesi ed innocenti e allora Giovanni Guerra in questa vignetta semiseria dal titolo:”telejato… la tv che volò sul nido del cuculo” disegna l’escursus televisivo della pestifera emittente partinicese e formula le seguenti domande : immaginate uno che sfida il cuculo e che vola sopra il suo nido usurpato?immaginate uno che continuamente rompe le scatole e più precisamente a qualcuno che tanto ha fatto per sopravvivere nutrendosi dell’altrui sacrificio?Ebbene si…c’è un pazzo a 360 gradi di nome Pino Maniaci che di mestiere fa il cronista d’assalto ,l’editore e il giornalista di una tv anomala e pazza perché non pratica affatto la sudditanza nei confronti dei poteri forti.La sua vita è la sua piccola tv e siamo sicuri che se si sottoponesse ad una radiografia si vedrebbero benissimo come organi vitali un microfono ed una videocamera.Uno che fuma 60 sigarette al giorno,sale le scale velocemente siino al secondo piano della sua emittente almeno 30 volte al giorno e i suoi pasti sono cioccolattini non è una persona normale.Si interessa a tutto e a tutti ed è in grado di reperire cinque litri di sangue per un’operazione chirurgica urgente o di fare rimpatriare la salma di un povero extracomunitario nel paese natio tramite un appello ai propri telespettatori ; ultimamente si è pure specializzato negli incontri tra cagnolini scomparsi e rispettivi padroncini. E come un paparazzo e senza nessuna esitazione va girando per le nostre zone denunciando la mala amministrazione di destra o di sinistra ed è diventato lo spauracchio del cuculo della politica,degli affari e della mafia.E il bello è che è attratto inconsapevolmente dalla materia che tratta al punto che quando fa un’intervista o un servizio televisivo si leggono benissimo nei suoi occhi le parole “mon amour”; e state certi che nella vignetta il suo pensiero non è rivolto al film che la Mon Amour film sta girando su telejato dal titolo ancora provvisorio:”La tv più bella del mondo”. Sua figlia Letizia si rende conto che la realtà non è un film e non è da tutti avere il coraggio e la spregiudicatezza di riprendere con la telecamera tutto ciò che avviene ed il cameraman (in questo caso camerawoman) è un anello importante del giornalismo televisivo sennò non sarebbe una tivù ,bensì una radio. E questa è una delle ragioni per la quale Letizia Maniaci ha avuto il premio Maria Grazia Cutuli.
Il titolo della vignetta è ispirato al famoso film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” del 1975 di Milos Forman con Jack Nicholson solamente per la pazzia lucida che accomuna Pino Maniaci al protagonista e per il nido pericoloso del cuculo che nel film è il manicomio lager e non per i poveri pazzi internati che sono solamente cuculi per la sola ragione che vengono nutriti e curati male da coloro che non sono i propri genitori.Pino Maniaci come Jack Nicholson si è reso conto che “ i pazzi certificati “ non sono poi molto più pazzi di tanta gente che vediamo nella vita politica e sociale di tutti i giorni e i suoi tentativi di cambiare il sistema sarà un’impresa ardua e difficile.

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Il partito dei vari Casini e Buttiglione ha organizzato dal 14 al 17 settembre C’ENTRO in FESTA, una grande kermesse a Fiuggi dove gli argomenti principali saranno “valori e idee”per la nuova guida dell’Italia. Fiuggi non è scelta a caso perché ,come per i cattolici che almeno una volta all’anno devono confessarsi ,gli udiccini almeno una volta all’anno devono depurarsi con un’acqua miracolosa che ristabilisce un equilibrio psicofisico avendo effetti positivi sulla sfera intellettuale ed emozionale.Fiuggi è come un carica batterie dei cellulari o una revisione delle automobili ed in questo caso “ricarica la mente”dei nostri politici.
L’on. Lorenzo Cesa come segretario nazionale dell’udc ha spedito migliaia di cartoline a tutti i simpatizzanti del partito invitandoli alla festa.
Nelle nostre zone invece le brochure sono personalizzate e ad invitare i centristi sono i politici locali e Totò Cuffaro ,uno dei maggiori azionisti di Casini.La foto è suggestiva e molto bella e dimostra che l’udc è il partito più buono d’Italia perché, oltre alla margherita, ama tutto e tutti in tutte le lingue.In francese ama l’Europa facendo parte del partito popolare europeo.In lingua inglese ama pure Corleone e i corleonesi e la prova è, che tramite il segretario provinciale Totò Cianciolo, approva in pieno la sfiducia dei consiglieri udiccini nei confronti del sindaco non corleonese di Corleone on. Ciccio Nicolosi; e altra prova è che i corleonesi, titolari del logo I LOVE CORLEONE si sono rivolti all’amico Totò Cuffaro per rivendicare la paternità del marchio.L’udc ama pure il ponte , che oltre ad essere più italiani, ci consentirà più facilmente di avere rapporti commerciali “cu i cucini calabrisi.”
Una nota ed un rimprovero pero è d’obbligo:la prossima volta che posate per una foto controllate bene l’immagine che ne esce.Vito Di Marco non deve fare sempre “U TRIRICINU ‘NNA L’OVU” mettendosi sempre in mezzo . La foto è alquanto equivoca dato che il consigliere.Russo essendo più alto ha coperto la parte finale della scritta” Europa” e precisamente le ultime due lettere, e così ingiustamente molti potranno pensare che l’udc più che l’Europa ami l’euro.
Je t’aime…Euro.

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Da un TG del 07/09/2006
“Un austriaco su tre mercoledì 6 settembre rimane incollato davanti al teleschermo per seguire col fiato sospeso l’intervista di Natascha Kampusch,la giovane rimasta segregata per otto anni nella casa del suo rapitore e poi datasi alla fuga verso la libertà.Due milioni e settecentomila persone e molte di più nel mondo sono rimaste ipnotizzate dal suo sguardo finalmente svelato e dalle sue parole sospese come la sua vita.Occhi chiusi per ricordare;poi lacrime e qualche risata nervosa.Ben curata e in ottima forma,lucida e consapevole.E’ un ritratto a luci ed ombre quello che Natascha offre di sè davanti agli occhi curiosi del mondo.Quella lunga mezz’ora in tivù.ha lasciato tutti sbalorditi soprattutto psicoterapeuti e neuropsichiatri.Lei così sicura si apre in tivù forse perché durante il suo sequestro è stata quella l’unica finestra,il cordone ombelicale che l’ha tenuta in vita.Era solo una bambina quando è stata rapita.Restituita alla realtà oggi ,quasi donna,ha un forte controllo delle sue emozioni e una sorprendente proprietà di linguaggio per essere cresciuta segregata in una cella dopo anni di morboso rapporto con il suo carceriere Wolfgang Priklopil.
E’ Natascha stessa a tratti a difenderlo e poi ad accusarlo.Lei che non vuole tornare nella sua casa di bambina e ai suoi vecchi affetti,ma desidera tenere per sé quella del suo carceriere che ora non c’è più.Tante le contraddizioni.L’unica cosa che sembra chiara a tutti è lo psicodramma che è andato in onda.”

A breve un altro psicodramma andrà in onda su telejato con un’intervista scoop e protagonista sarà la nostra Natascha partinicese ovvero il nostro beneamato sindaco Peppone.
“ PENSAVO SOLO ALLA FUGA “ dirà Peppascha Kampusch segregata per parecchi anni dal suo rapitore,tale Prikeliopil, “ perché il mio più grande desiderio era la libertà e nella mia prigionia ho sofferto la fame spessissimo e in questa situazione si è capaci di pensare solo a come sfamarsi e avendo pure problemi di circolazione non riuscivo a concentrarmi. Non si riesce a riflettere se non si ha da mangiare.Prikeliopil era molto cauto,era sempre vicino a me e voleva che camminassi sempre davanti a lui quando andavamo a fare meeting e shopping e non potevo parlare con nessuno perché minacciava di uccidere le persone con le quali avrei parlato.Molte volte ho cercato,anche tramite tele jato, di mandare dei segnali alla gente,ma nessuno ha capito in che situazione mi ero cacciata e per evitare il peggio per me e per i miei concittadini ho subito in silenzio.”
Alcuni psicologi hanno detto che la fuggiasca durante l’intervista chiudeva gli occhi per ricordare,ma noi pensiamo che aveva gli occhi chiusi perché è da più di un anno che non vuole vedere più la realtà e come lei anche i suoi fidi collaboratori e pensiamo che è compito di una equipe psico-medica risolvere il problema e la cura è semplice:amministrare come se si fosse all’opposizione con una bacchetta magica e per essere più chiari:”predicare bene e razzolare bene SENZA SCURDARINI U CASINU CHI FACIAMU E TEMPI DI GIORDANU.”
Prikeliopil aveva un legame anomalo con la ragazzina e sono tanti i misteri sui suoi rapporti amorosi e in questa ingarbugliata storia c’è la sola certezza che la ragione di vita del rapitore era legata alla paura e alla sudditanza che l’adolescente aveva nei suoi confronti.Finchè c’era lei…lui era vivo fisicamente e politicamente.Scappata lei…lui era morto. E non c’è da stupirsi che Peppascha dopo la fuga ha difeso Prikeliopil in pubblico e ha voluto portare il lutto per la sua morte perché lei non odia il suo carceriere; lo chiama pure “anima cattiva” e dice che gli avrebbe volentieri tagliato la testa.Odiandolo si è innamorata del suo rapitore perché egli era ” l’unico suo punto di riferimento” e in questo caso più che di sindrome di Stoccolma si tratta di una malattia rara che colpisce,per fortuna, solo pochissime persone ed è la sindrome di Favignana e ne è affetto chi pascola in qualche gregge politico dove il pastore e padrone è uno solo….PrikELIOpil.