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Le grandi metropoli come New York hanno un’ illuminazione pubblica che è ben poca cosa in confronto alle luci emanate dalle bellissime insegne pubblicitarie che rendono viva la città- simbolo degli Stati Uniti d’America.A Partinico invece, come al solito, le cose vanno al contrario e infatti, dopo aver assistito alla chiusura di tanti negozi nel centralissimo Corso dei Mille, si spengono oltre alle speranze per una città migliore ,pure le insegne grazie ad un atto di indirizzo politico amministrativo dell’attuale giunta avente ad oggetto:abusivismo commerciale ed artigianale.E le prime vittime sono state le insegne non in regola colpite da salate contravvenzioni perché sprovviste di progetto o con relativa autorizzazione scaduta.La legge è legge e non ammette ignoranza e non si può essere fuorilegge anche se il commercio a Partinico è in agonia o in coma farmacologico e poi si sa….SPISSU A PAPULA E’ ‘NCAPU U CRAVUNCHIU e infatti dopo l’amministrazione Giordano è nata l’amministrazione Motisi ,la quale rispettosa della legge, vuole rimediare ad un peccato veniale coprendo con un manifesto della propria campagna elettorale l’insegna del partito della Margherita al fine di evitare una multa e nella vignetta si vede il buon Peppone che dice allo scudiero Renzo: “ CUMMOGGHIALA BONA…SEMU SENZA PROGETTU “.
L’ironico Toti Comito senza nessuna esitazione direbbe: “evidentemente il signor sindaco si riferisce al progetto politico…inesistente o scaduto da poco”.